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hu Roma camping in town · Esperienze · Quartiere Coppedè: il gioiello Liberty nascosto nel cuore di Roma
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Quartiere Coppedè: il gioiello Liberty nascosto nel cuore di Roma


Indirizzo: Quartiere Trieste, tra Via Salaria e Via Nomentana, Roma

Città: Roma

Distanza dallo hu Roma Camping in Town: Circa 10 km (30 minuti in auto)

Accesso: Gratuito, area pedonale sempre accessibile

Mezzo di Trasporto Fermata/Linea
Tram Buenos Aires (linee 3, 19)
Bus Tagliamento/Clitunno (linee 63, 83, 92)
Bus Trieste/Trento (linea 38)
Metro Policlinico (Linea B) - 15 min a piedi

Pianifica il tuo percorso:

Se credi di aver visto tutto di Roma, ti sbagli. Nascosto tra le vie del quartiere Trieste, lontano dalle rotte turistiche tradizionali, si cela uno dei segreti più affascinanti della città eterna: il Quartiere Coppedè. Non è un quartiere nel senso amministrativo del termine, ma un complesso architettonico unico che sembra uscito da una fiaba dark, dove Liberty, Art Déco, gotico e medievale si fondono in un mix esplosivo che non troverai da nessun'altra parte al mondo.

Ingresso monumentale del Quartiere Coppedè a Roma con arco decorato

Ingresso principale del Quartiere Coppedè con arco monumentale

La storia del Quartiere Coppedè: quando Gino incontrò Roma

All'inizio del Novecento, mentre Roma si trasformava da capitale papale a capitale d'Italia, la Società Anonima Edilizia Moderna decise di scommettere su un progetto ambizioso: creare un complesso residenziale che fosse al tempo stesso elegante e rivoluzionario. L'incarico venne affidato a Gino Coppedè, un architetto fiorentino dall'immaginazione sfrenata che tra il 1915 e il 1927 diede vita a quello che oggi conosciamo come il quartiere più eccentrico di Roma.

Gino Coppedè: l'architetto visionario

Gino Coppedè non era un architetto qualunque. Questo genio fiorentino aveva già stupito Genova con le sue creazioni e ora si trovava davanti alla sfida più grande: confrontarsi con la maestosità di Roma. Il risultato fu un esperimento architettonico senza precedenti: 26 palazzine e 17 villini che mescolano audacemente stili diversi, creando un linguaggio architettonico completamente nuovo.

Quando passeggi tra questi edifici, ti accorgi che ogni dettaglio racconta una storia. Coppedè non si limitò a progettare case: creò un mondo parallelo dove l'arte diventa vita quotidiana.

Piazza Mincio

Piazza Mincio

Piazza Mincio e la Fontana delle Rane: il cuore pulsante del quartiere

Il cuore di questo mondo incantato è Piazza Mincio, dominata dalla celebre Fontana delle Rane. Questa fontana, realizzata nel 1924, non è solo un elemento decorativo: è il simbolo di un'epoca in cui l'arte e la vita si intrecciavano in modo indissolubile.

La fontana si ispira chiaramente alla Fontana delle Tartarughe del Bernini nel ghetto ebraico, ma Coppedè la reinterpreta con il suo stile inconfondibile: invece dei delfini, qui sono 12 rane a zampillare acqua cristallina, mentre elaborate conchiglie barocche decorano la base.

I Beatles e il bagno nella fontana

La Fontana delle Rane è diventata leggenda anche grazie a un episodio che ha del surreale: si dice che nel 1965, dopo un concerto al vicino Piper Club, i Beatles decisero di fare un bagno notturno completamente vestiti nella fontana.

Fontana delle Rane in Piazza Mincio nel Quartiere Coppedè

La Fontana delle Rane circondata dai palazzi liberty

L'Arco dei Palazzi degli Ambasciatori: l'ingresso magico

Il primo impatto con il Quartiere Coppedè è indimenticabile. Da Via Tagliamento, il maestoso Arco dei Palazzi degli Ambasciatori ti accoglie come una porta verso un'altra dimensione. Non si tratta di un semplice arco: è un portale verso la fantasia.

Via Tagliamento: l'accesso principale

Il grande arco che collega i due Palazzi degli Ambasciatori è l'ingresso ufficiale al quartiere. Appena ci passi sotto, il rumore del traffico di Viale Regina Margherita scompare come per magia, sostituito da un silenzio quasi irreale. Dal soffitto dell'arco pende un elaborato lampadario in ferro battuto che sembra uscito da un castello medievale, mentre affreschi raffiguranti cavalieri e figure mitologiche decorano ogni superficie.

Su una delle colonne dell'arco, cerca la data 1921: segna il completamento dei Palazzi degli Ambasciatori, il primo tassello di questo puzzle architettonico straordinario.

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Arco monumentale d'ingresso al Quartiere Coppedè con lampadario artistico

Dettaglio dell'arco d'ingresso con lampadario in ferro battuto

Il Palazzo del Ragno e i suoi misteri architettonici

Affacciato su Piazza Mincio, il Palazzo del Ragno è probabilmente l'edificio più fotografato del quartiere. Il nome deriva dalla grande decorazione di un ragno che campeggia sopra il portone d'ingresso principale, simbolo dell'operosità e del lavoro (non a caso, più in alto troverai la scritta latina "LABOR").

Simboli e decorazioni misteriose

Il Palazzo del Ragno è un concentrato di simboli che sembrano usciti da un trattato esoterico. Oltre al ragno, noterai grifoni, mascheroni, un cavallo sormontato da un'incudine e una miriade di dettagli che cambiano significato a seconda della luce e dell'ora del giorno. È come se Coppedè avesse nascosto messaggi segreti in ogni centimetro di pietra.

La torretta del palazzo, con i suoi quattro piani asimmetrici, sembra quasi sfidare le leggi della fisica classica. È architettura allo stato puro: funzionale ma visionaria, logica ma magica.

Palazzo del Ragno nel Quartiere Coppedè con decorazione del ragno

Facciata del Palazzo del Ragno con decorazione sul portone

Il Villino delle Fate: omaggio a tre città italiane

Il pezzo forte del quartiere è senza dubbio il Villino delle Fate, un complesso di tre edifici asimmetrici che condividono mura comuni ma mantengono ognuno la propria personalità. Questo non è solo un edificio: è un inno all'Italia e alle sue città più belle.

Dante, Petrarca e i simboli delle città

I tre villini rendono omaggio rispettivamente a Firenze, Roma e Venezia attraverso simboli e personaggi che Coppedè ha dipinto con cura maniacale. Su una facciata riconoscerai Dante e Petrarca con alle spalle una veduta di Firenze e la cupola di Santa Maria del Fiore. Su un'altra, la Lupa che allatta Romolo e Remo racconta la leggenda di Roma. Non manca il Leone alato di San Marco, simbolo di Venezia.

I materiali utilizzati – travertino, laterizio, marmo, terracotta, vetro e ferro battuto – creano un caleidoscopio di texture e colori che cambia aspetto con il passare delle ore.

Come arrivare al Quartiere Coppedè da Roma

Raggiungere il Quartiere Coppedè è più semplice di quanto pensi, e se alloggi allo hu Roma Camping in Town hai diverse opzioni a disposizione.

Bus, tram e metro: le opzioni migliori

Dallo hu Roma Camping in Town, la soluzione più comoda è utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere il centro città. Puoi prendere il bus fino a una fermata della metro e poi proseguire con la linea B fino a Policlinico, infine il tram 3 o 19 fino a Piazza Buenos Aires. Da lì, il quartiere dista solo 200 metri a piedi.

Se preferisci un percorso più diretto, puoi prendere l'autobus dalle fermate Tagliamento/Clitunno (linee 63, 83, 92) oppure scendere a Trieste/Trento (linea 38). La fermata della metro più vicina è Policlinico (linea B), a circa 15 minuti a piedi dal quartiere.

Importante: Il quartiere è completamente pedonale e l'accesso è gratuito 24 ore su 24. Non servono biglietti o prenotazioni: basta arrivare e lasciarsi incantare.

Mappa trasporti pubblici per raggiungere il Quartiere Coppedè da Roma

Mappa dei trasporti pubblici per il Quartiere Coppedè

Il quartiere nel cinema: quando Hollywood sceglie Coppedè

Il Quartiere Coppedè non è solo un gioiello architettonico: è anche un set cinematografico naturale che ha attirato registi da tutto il mondo.

Dario Argento e l'atmosfera horror

Il maestro dell'horror italiano Dario Argento ha scelto il quartiere come location per alcuni dei suoi film più famosi: "Inferno" e "L'uccello dalle piume di cristallo". L'atmosfera gotica e misteriosa del quartiere, soprattutto nelle ore serali, crea un'ambientazione perfetta per i thriller.

Ma il quartiere ha ospitato anche produzioni internazionali: Richard Donner lo ha utilizzato per le scene iniziali de "Il presagio" (The Omen) nel 1976, mentre registi italiani come Francesco Barilli, Carlo Vanzina e Nanni Loy hanno trovato in questi edifici la scenografia ideale per i loro film.

Quartiere Coppedè di sera con atmosfera cinematografica

Scena notturna del Quartiere Coppedè

Consigli pratici per la visita: orari e percorsi

Il momento migliore per visitare

Il Quartiere Coppedè cambia completamente aspetto a seconda dell'ora e della stagione. Durante il giorno, la luce naturale esalta i dettagli architettonici e i colori delle decorazioni. Al tramonto, il quartiere si tinge di sfumature dorate che lo rendono ancora più magico. Di sera, l'illuminazione artificiale crea giochi di ombre che accentuano l'atmosfera misteriosa.

Ti consiglio di dedicare almeno un'ora alla visita, camminando lentamente e tenendo sempre il naso all'insù. Ogni edificio nasconde dettagli che potresti perdere se hai fretta. Porta con te una macchina fotografica: questo è uno dei quartieri più fotogenici di Roma.

Se viaggi con bambini, trasforma la visita in una caccia al tesoro: chiedi loro di trovare il ragno, le rane, i grifoni e tutti gli animali nascosti nelle decorazioni. Si divertiranno e tu vedrai il quartiere attraverso i loro occhi stupiti.

Dopo aver esplorato questo angolo magico di Roma, perché non tornare alla tranquillità dello hu Roma Camping in Town? Situato a soli 15 km dal centro della capitale, il campeggio ti offre la combinazione perfetta tra l'eccitazione della scoperta urbana e il relax della natura. Puoi esplorare i segreti di Roma durante il giorno e rilassarti nelle aree verdi del campeggio al tramonto, vivendo il meglio di due mondi.

Con le sue moderne sistemazioni, le aree verdi ombreggiate e i servizi pensati per ogni tipo di viaggiatore, lo hu Roma Camping in Town è la base ideale per scoprire non solo il Quartiere Coppedè, ma tutti i tesori nascosti della città eterna.

Domande Frequenti sul Quartiere Coppedè

Il Quartiere Coppedè è accessibile in carrozzina o per persone con mobilità ridotta?

Il quartiere è completamente pedonale con strade acciottolate e alcuni gradini. L'accesso è possibile ma potrebbe presentare alcune difficoltà. Piazza Mincio e le aree principali sono raggiungibili, mentre alcuni dettagli architettonici in altezza potrebbero non essere visibili da tutte le angolazioni.

Quanto tempo serve per visitare completamente il Quartiere Coppedè?

Per una visita completa ti consiglio di dedicare almeno 1-2 ore. Il quartiere non è molto esteso, ma la ricchezza di dettagli architettonici merita tempo e attenzione. Se vuoi fotografare tutto con calma o se viaggi con bambini, potresti aver bisogno di più tempo.

È possibile visitare l'interno degli edifici del Quartiere Coppedè?

Gli edifici sono privati e non aperti al pubblico, ad eccezione di alcune ambasciate che occasionalmente organizzano visite guidate. La bellezza del quartiere sta tutta negli esterni: facciate, decorazioni, portoni e dettagli architettonici sono tutti visibili dalla strada.

Qual è il periodo migliore dell'anno per visitare il Quartiere Coppedè?

Il quartiere è bello in ogni stagione, ma la primavera e l'autunno offrono le condizioni migliori: temperature mite, luce dorata e meno affollamento turistico. L'estate può essere molto calda, mentre l'inverno regala atmosfere più gotiche e misteriose.

Come posso raggiungere il Quartiere Coppedè dallo hu Roma Camping in Town?

Dallo hu Roma Camping in Town puoi utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere il centro città, poi prendere la metro B fino a Policlinico e infine il tram 3 o 19 fino a Piazza Buenos Aires. Da lì il quartiere dista solo 200 metri a piedi. Il viaggio totale richiede circa 45-60 minuti.

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